Guidebook for Scandicci

Giulia
Guidebook for Scandicci

Food Scene

Fanno una pizza da asporto molto buona a pochi minuti dall'alloggio.
Pizzeria Paramatta
20 Via delle Cascine
Fanno una pizza da asporto molto buona a pochi minuti dall'alloggio.
Per una serata al l'impronta della cucina Fiorentina fuori porta e per godervi una magnifica vista d'estate sul cortile esterno. Qui troverete trippa e il lampredotto cucinati ad arte. Ma anche tanti altri piatti di altrettanto valore. Compresa la pizza. Il prezzo più che abbordabile. Da non perdere.
11 yerel halk öneriyor
Ristorante Bella Ciao
8 Via Volterrana
11 yerel halk öneriyor
Per una serata al l'impronta della cucina Fiorentina fuori porta e per godervi una magnifica vista d'estate sul cortile esterno. Qui troverete trippa e il lampredotto cucinati ad arte. Ma anche tanti altri piatti di altrettanto valore. Compresa la pizza. Il prezzo più che abbordabile. Da non perdere.

Drinks & Nightlife

È una bella rosticceria che la sera dalle 19 in poi fa apericena con ottimi drink e un bel buffet vario e completo... primo caldi e freddi, affettati, pizze, schiacciate, insalate e formaggi. La differenza con i classici buffet da apericena si percepisce la qualità delle portate....addio cibo spazzatura! Prezzi 10 euro bevuta e buffet, 4 euro dalla seconda bevuta...
Rotisserie Scandicci - Ugo Bar
26/A Via Dante
È una bella rosticceria che la sera dalle 19 in poi fa apericena con ottimi drink e un bel buffet vario e completo... primo caldi e freddi, affettati, pizze, schiacciate, insalate e formaggi. La differenza con i classici buffet da apericena si percepisce la qualità delle portate....addio cibo spazzatura! Prezzi 10 euro bevuta e buffet, 4 euro dalla seconda bevuta...

Arts & Culture

Fiorenza dentro dalla cerchia antica, ond'ella toglie ancora e terza e nona, si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, non gonne contigiate, non cintura che fosse a veder piú che la persona. (Paradiso XV, 97-102) Ma conveníesi a quella pietra scemache guarda 'l ponte che Fiorenza fesse vittima nella sua pace postrema. Con queste genti e con altre con esse, vid'io Fiorenza in sí fatto riposo, che non avea cagione onde piangesse. (Paradiso XVI, 145 - 150) "Dante Alighieri"
1943 yerel halk öneriyor
Floransa
1943 yerel halk öneriyor
Fiorenza dentro dalla cerchia antica, ond'ella toglie ancora e terza e nona, si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, non gonne contigiate, non cintura che fosse a veder piú che la persona. (Paradiso XV, 97-102) Ma conveníesi a quella pietra scemache guarda 'l ponte che Fiorenza fesse vittima nella sua pace postrema. Con queste genti e con altre con esse, vid'io Fiorenza in sí fatto riposo, che non avea cagione onde piangesse. (Paradiso XVI, 145 - 150) "Dante Alighieri"

Parks & Nature

Il Parco di Poggio Valicaia a Scandicci è un parco per tutta la comunità, genitori, bambini, famiglie, insegnanti e scuole. L’Associazione Il Labirinto, che lo ha in gestione, lo definisce “un luogo dove le emozioni sono protette, che rappresenta un luogo dell’anima, custodisce memorie personali e comuni, amplifica la percezione della libertà e la qualità della nostra vita, un parco come ricchezza per tutti”. È un parco dove si può giocare, camminare, sdraiarsi sull’erba, fare un pic nic, leggere, ascoltare il silenzio e partecipare a numerosissime iniziative. Il parco da un lato scende sulla piana fiorentina, dall’altro sulla Val di Pesa; è un bosco di macchia mediterranea con olivi e prati, con moltissime specie di alberi e frequentato da tanti animali: tassi, puzzole, donnole, volpi, poi rapaci, merli, aironi e percorso da sentieri che coprono il perimetro del parco e conducono all’area pic nic e al laghetto.
14 yerel halk öneriyor
Parco di Poggio Valicaia
6 A Via della Poggiona
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Il Parco di Poggio Valicaia a Scandicci è un parco per tutta la comunità, genitori, bambini, famiglie, insegnanti e scuole. L’Associazione Il Labirinto, che lo ha in gestione, lo definisce “un luogo dove le emozioni sono protette, che rappresenta un luogo dell’anima, custodisce memorie personali e comuni, amplifica la percezione della libertà e la qualità della nostra vita, un parco come ricchezza per tutti”. È un parco dove si può giocare, camminare, sdraiarsi sull’erba, fare un pic nic, leggere, ascoltare il silenzio e partecipare a numerosissime iniziative. Il parco da un lato scende sulla piana fiorentina, dall’altro sulla Val di Pesa; è un bosco di macchia mediterranea con olivi e prati, con moltissime specie di alberi e frequentato da tanti animali: tassi, puzzole, donnole, volpi, poi rapaci, merli, aironi e percorso da sentieri che coprono il perimetro del parco e conducono all’area pic nic e al laghetto.

Shopping

COOP.FI
17 Via Masaccio

Getting Around

La nuova comodissima tranvia che arriva fino alla Stazione Santa Maria Novella nel centro storico di Firenze in 20 minuti.
12 yerel halk öneriyor
Villa Costanza station
12 yerel halk öneriyor
La nuova comodissima tranvia che arriva fino alla Stazione Santa Maria Novella nel centro storico di Firenze in 20 minuti.

Sightseeing

Due poesie su Firenze di Pablo Neruda „E quando in Palazzo Vecchio, bello come un'agave di pietra, salii i gradini consunti, attraversai le antiche stanze, e uscì a ricevermi un operaio, capo della città, del vecchio fiume, delle case tagliate come in pietra di luna, io non me ne sorpresi: la maestà del popolo governava. E guardai dietro la sua bocca i fili abbaglianti della tappezzeria, la pittura che da queste strade contorte venne a mostrare il fior della bellezza a tutte le strade del mondo. La cascata infinita che il magro poeta di Firenze lasciò in perpetua caduta senza che possa morire, perchè di rosso fuoco e acqua verde son fatte le sue sillabe. Tutto dietro la sua testa operaia io indovinai. Però non era, dietro di lui, l'aureola del passato il suo splendore: era la semplicità del presente. Come un uomo, dal telaio all'aratro, dalla fabbrica oscura, salì i gradini col suo popolo e nel Vecchio Palazzo, senza seta e senza spada, il popolo, lo stesso che attraversò con me il freddo delle cordigliere andine era lì. D'un tratto, dietro la sua testa, vidi la neve, i grandi alberi che sull'altura si unirono e qui, di nuovo sulla terra, mi riceveva con un sorriso e mi dava la mano, la stessa che mi mostro il cammino laggiù lontano nelle ferruginose cordigliere ostili che io vinsi. E qui non era la pietra convertita in miracolo, convertita alla luce generatrice, né il benefico azzurro della pittura, né tutte le voci del fiume quelli che mi diedero la cittadinanza della vecchia città di pietra e argento, ma un operaio, un uomo, come tutti gli uomini. Per questo credo ogni notte del giorno, e quando ho sete credo nell'acqua, perchè credo nell'uomo. Credo che stiamo salendo l'ultimo gradino. Da lì vedremo la verità ripartita, la semplicità instaurata sulla terra, il pane e il vino per tutti.“ "La città" (Pablo Neruda)
710 yerel halk öneriyor
Palazzo Vecchio
Piazza della Signoria
710 yerel halk öneriyor
Due poesie su Firenze di Pablo Neruda „E quando in Palazzo Vecchio, bello come un'agave di pietra, salii i gradini consunti, attraversai le antiche stanze, e uscì a ricevermi un operaio, capo della città, del vecchio fiume, delle case tagliate come in pietra di luna, io non me ne sorpresi: la maestà del popolo governava. E guardai dietro la sua bocca i fili abbaglianti della tappezzeria, la pittura che da queste strade contorte venne a mostrare il fior della bellezza a tutte le strade del mondo. La cascata infinita che il magro poeta di Firenze lasciò in perpetua caduta senza che possa morire, perchè di rosso fuoco e acqua verde son fatte le sue sillabe. Tutto dietro la sua testa operaia io indovinai. Però non era, dietro di lui, l'aureola del passato il suo splendore: era la semplicità del presente. Come un uomo, dal telaio all'aratro, dalla fabbrica oscura, salì i gradini col suo popolo e nel Vecchio Palazzo, senza seta e senza spada, il popolo, lo stesso che attraversò con me il freddo delle cordigliere andine era lì. D'un tratto, dietro la sua testa, vidi la neve, i grandi alberi che sull'altura si unirono e qui, di nuovo sulla terra, mi riceveva con un sorriso e mi dava la mano, la stessa che mi mostro il cammino laggiù lontano nelle ferruginose cordigliere ostili che io vinsi. E qui non era la pietra convertita in miracolo, convertita alla luce generatrice, né il benefico azzurro della pittura, né tutte le voci del fiume quelli che mi diedero la cittadinanza della vecchia città di pietra e argento, ma un operaio, un uomo, come tutti gli uomini. Per questo credo ogni notte del giorno, e quando ho sete credo nell'acqua, perchè credo nell'uomo. Credo che stiamo salendo l'ultimo gradino. Da lì vedremo la verità ripartita, la semplicità instaurata sulla terra, il pane e il vino per tutti.“ "La città" (Pablo Neruda)