La guida di Paola

Paola
La guida di Paola

Colazione a domicilio

Quando hai voglia di fare una mega colazione a casa come se fossi al bar ma non hai voglia di uscire, ordina la colazione al bar Grigio Rosso ed i proprietari, gentilissimi, in pochi minuti ti salgono la colazione.a casa. Questo potete farlo anche voi.
colazione a domicilio
28 yerel halk öneriyor
Teramo
28 yerel halk öneriyor
colazione a domicilio

Mare e Montagna a pochi chilometri

Luogo ideale per gli amanti della montagna con l’imponente catena del Gran Sasso. Meta di pellegrinaggio da tutto il mondo per il celebre santuario di San Gabriele dell’Addolorata ad Isola del Gran Sasso. Paesi e borghi, gioielli di architettura medioevale, punteggiano il territorio. Ricordiamo: Castelli, storico centro della lavorazione della ceramica, Tossicia, Isola del Gran Sasso. Vastigia romane di templi e siti archeologici.
30 yerel halk öneriyor
Gran Sasso d'Italia
30 yerel halk öneriyor
Luogo ideale per gli amanti della montagna con l’imponente catena del Gran Sasso. Meta di pellegrinaggio da tutto il mondo per il celebre santuario di San Gabriele dell’Addolorata ad Isola del Gran Sasso. Paesi e borghi, gioielli di architettura medioevale, punteggiano il territorio. Ricordiamo: Castelli, storico centro della lavorazione della ceramica, Tossicia, Isola del Gran Sasso. Vastigia romane di templi e siti archeologici.
Castelli: l'Abruzzo della ceramica La tradizione della ceramica in provincia di Teramo Castelli è un piccolo comune di poco più di 1000 abitanti della provincia di Teramo. Sorto alle pendici del Gran Sasso d'Italia, fa parte dei borghi più belli del nostro Paese ed è famoso per una tradizione dell'artigianato. Si narra che l'arte della maiolica abruzzese nacque proprio qui in epoca etrusca, anche se poche tracce sono rimaste della sua produzione fino al Rinascimento, quando quest'arte si sviluppò in grande e divennero famosi i primi artigiani locali. Lo sviluppo di quest'arte si deve ai monaci benedettini che intuirono le potenzialità del territorio, ricco di cave di argilla, corsi d'acqua e boschi di faggio e quindi di materie prime per realizzare maioliche artistiche di grande pregio. Mostra mercato dell'artigianato ceramico La caratteristica principale di queste ceramiche sta nella loro colorazione, basata principalmente su cinque tonalità: giallo, verde, azzurro, arancio e bruno manganese. Se le prime opere ritraevano soprattutto nature morte, si è passati con gli anni alle scene di caccia e di vita quotidiana. Oggi l'esempio più grandioso delle opere realizzate dagli artigiani locali nei secoli si trova presso il Museo delle Ceramiche di Castelli, sito nell'ex Convento Francescando del XVI sec, la cui visita è obbligatoria anche solo per godere dello splendido chiostro in pietra. Numerosi altri edifici pubblici della città presentano splendide scalinate d'ingresso maiolicate, come quella dell'Istituto Statale d'Arte A Castelli si tengono inoltre diversi eventi annuali dedicati a quest'arte, tra i quali il più divertente è la fiera che si svolge sul belvedere, dove presso appositi chioschi è possibile dedicarsi al tradizionale lancio del piatto. LA più importante opera architettonica della città è sicuramente la sua Chiesa principale, che sorge su un'altura a pochi km fuori dal borgo. Il grande fascino della città è poi dato dalla sua posizione tra i colli ai piedi del Gran Sasso, immerso in boschi sempre verdi e sorretto dalla struttura eretta in epoca carolingia per proteggere quello che era un pugno di case.
39 yerel halk öneriyor
Castelli
39 yerel halk öneriyor
Castelli: l'Abruzzo della ceramica La tradizione della ceramica in provincia di Teramo Castelli è un piccolo comune di poco più di 1000 abitanti della provincia di Teramo. Sorto alle pendici del Gran Sasso d'Italia, fa parte dei borghi più belli del nostro Paese ed è famoso per una tradizione dell'artigianato. Si narra che l'arte della maiolica abruzzese nacque proprio qui in epoca etrusca, anche se poche tracce sono rimaste della sua produzione fino al Rinascimento, quando quest'arte si sviluppò in grande e divennero famosi i primi artigiani locali. Lo sviluppo di quest'arte si deve ai monaci benedettini che intuirono le potenzialità del territorio, ricco di cave di argilla, corsi d'acqua e boschi di faggio e quindi di materie prime per realizzare maioliche artistiche di grande pregio. Mostra mercato dell'artigianato ceramico La caratteristica principale di queste ceramiche sta nella loro colorazione, basata principalmente su cinque tonalità: giallo, verde, azzurro, arancio e bruno manganese. Se le prime opere ritraevano soprattutto nature morte, si è passati con gli anni alle scene di caccia e di vita quotidiana. Oggi l'esempio più grandioso delle opere realizzate dagli artigiani locali nei secoli si trova presso il Museo delle Ceramiche di Castelli, sito nell'ex Convento Francescando del XVI sec, la cui visita è obbligatoria anche solo per godere dello splendido chiostro in pietra. Numerosi altri edifici pubblici della città presentano splendide scalinate d'ingresso maiolicate, come quella dell'Istituto Statale d'Arte A Castelli si tengono inoltre diversi eventi annuali dedicati a quest'arte, tra i quali il più divertente è la fiera che si svolge sul belvedere, dove presso appositi chioschi è possibile dedicarsi al tradizionale lancio del piatto. LA più importante opera architettonica della città è sicuramente la sua Chiesa principale, che sorge su un'altura a pochi km fuori dal borgo. Il grande fascino della città è poi dato dalla sua posizione tra i colli ai piedi del Gran Sasso, immerso in boschi sempre verdi e sorretto dalla struttura eretta in epoca carolingia per proteggere quello che era un pugno di case.
La Scala Santa venne istituita a Campli il 21 gennaio del 1772 grazie ad un Privilegio Pontificio di Clemente XIV. Il merito va sicuramente al gran lavoro diplomatico dell'allora Priore dell' Arciconfraternita delle Sacre Stimmate di San Francesco, l'avv. Giampalma Palma, padre dello storico Niccola. L'edificio sacro è costituito da 28 gradini in legno da salire rigorosamente in ginocchio, per la remissione dei peccati. Coloro che effettuano il rito, ricevono l'Indulgenza Plenaria con lo stesso valore dell'omonima Scala di Roma. Il santuario "camplese",oltre al valore religioso, racchiude in sé un elevato senso artistico e culturale: sulla Scala di ascesa, come in quella di discesa, il penitente ripercorre "metaforicamente" la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo, attraverso la lettura delle immagini raffigurate dalle sei grandi tele poste ai lati. Sulla sommità della Scala vi è una grata che conduce al Sancta Sanctorum, vero cuore del Santuario. Al suo interno vi sono custodite alcune schegge della Croce di Cristo oltre a numerose reliquie conservate in artistici reliquiari di scuola napoletana. La Scala di discesa presenta colori più vivi e accesi per rievocare la Resurrezione di Cristo e ad indicare simbolicamente la purificazione del fedele in seguito all'Indulgenza ottenuta. L'intero ciclo pittorico venne affidato alla maestria dell' artista teramano, Vincenzo Baldati, che ultimò i lavori nel 1781. Il Santuario "camplese" è particolare nel suo genere: è incentrato interamente sulla Passione di Cristo. Per tale motivo il 14 gennaio 2000 il Pontefice San Giovanni Paolo II concesse una nuova Bolla Papale, promulgando l'Indulgenza a tutti i venerdì di Quaresima, oltre alle Indulgenze già istituite nel 1700.
6 yerel halk öneriyor
Scala Santa, Campli
Via della Scala Santa
6 yerel halk öneriyor
La Scala Santa venne istituita a Campli il 21 gennaio del 1772 grazie ad un Privilegio Pontificio di Clemente XIV. Il merito va sicuramente al gran lavoro diplomatico dell'allora Priore dell' Arciconfraternita delle Sacre Stimmate di San Francesco, l'avv. Giampalma Palma, padre dello storico Niccola. L'edificio sacro è costituito da 28 gradini in legno da salire rigorosamente in ginocchio, per la remissione dei peccati. Coloro che effettuano il rito, ricevono l'Indulgenza Plenaria con lo stesso valore dell'omonima Scala di Roma. Il santuario "camplese",oltre al valore religioso, racchiude in sé un elevato senso artistico e culturale: sulla Scala di ascesa, come in quella di discesa, il penitente ripercorre "metaforicamente" la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo, attraverso la lettura delle immagini raffigurate dalle sei grandi tele poste ai lati. Sulla sommità della Scala vi è una grata che conduce al Sancta Sanctorum, vero cuore del Santuario. Al suo interno vi sono custodite alcune schegge della Croce di Cristo oltre a numerose reliquie conservate in artistici reliquiari di scuola napoletana. La Scala di discesa presenta colori più vivi e accesi per rievocare la Resurrezione di Cristo e ad indicare simbolicamente la purificazione del fedele in seguito all'Indulgenza ottenuta. L'intero ciclo pittorico venne affidato alla maestria dell' artista teramano, Vincenzo Baldati, che ultimò i lavori nel 1781. Il Santuario "camplese" è particolare nel suo genere: è incentrato interamente sulla Passione di Cristo. Per tale motivo il 14 gennaio 2000 il Pontefice San Giovanni Paolo II concesse una nuova Bolla Papale, promulgando l'Indulgenza a tutti i venerdì di Quaresima, oltre alle Indulgenze già istituite nel 1700.
Sci e sport invernali Campo Imperatore è sede di un'omonima stazione sciistica, la prima nata sugli Appennini, tra le più elevate dell'intera catena e in media tra le più nevose del territorio italiano. Gli impianti di risalita, che si sviluppano all'estremità occidentale dell'altopiano, tra la valle detta delle Fontari e il Monte Scindarella, comprendono in tutto 3 impianti che coprono un totale di 15 km di piste da sci per lo sci alpino, cui si aggiungono oltre 60 km per lo sci nordico. Dispone inoltre di uno snow park per lo snowboard, con piste half pipe e boarder cross, e di un anello per lo sci di fondo. Ampia è inoltre la possibilità di sci alpinismo con diversi percorsi disponibili. In quota vi sono un ostello e il già citato Hotel Campo Imperatore. La stazione è collegata a valle dalla funivia del Gran Sasso e dispone di parcheggi e ulteriori strutture ricettive in località Fonte Cerreto.[13] È inoltre unita nel comprensorio Tre Nevi con le località sciistiche di Campo Felice e Ovindoli ed esistono progetti per ampliarne il bacino sciistico mediante la realizzazione di nuovi impianti nella Fossa Paganica e a Montecristo. Escursionismo Campo Imperatore è punto di partenza/arrivo di numerose traversate del massiccio del Gran Sasso quali quella che raggiunge il Lago di Provvidenza attraverso la Valle di Chiarino, quella che raggiunge Prati di Tivo-Pietracamela passando tra Corno Grande e Corno Piccolo attraverso il Rifugio Carlo Franchetti e il Vallone delle Cornacchie, oppure attraverso la Val Maone, quella che raggiunge Prato Selva attraverso la valle del Venacquaro, il Sentiero del Centenario e l'anello di Campo Pericoli, quella storico-religiosa da Assergi a Isola del Gran Sasso fino al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, attraversando i Valloni e Vado di Corno. L'altopiano è connesso ai principali borghi delle vicinanze, tra tutti Assergi, Calascio, Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, da numerosi itinerari escursionistici percorribili a piedi, in bici o a cavallo. Il più celebre è l'Ippovia del Gran Sasso, un percorso ad anello, dotato di aree attrezzate per la sosta, che gira intorno al massiccio collegando i tre versanti aquilano, teramano e pescarese del Gran Sasso per un totale di circa 300 km, che lo rendono il più lungo d'Italia[14]. Tale percorso tocca i bordi occidentali di accesso alla piana (Monte Cristo-Fossa di Paganica) e quelli meridionali (Piano del Voltigno), passando anche in corrispondenza dei sopraddetti rinomati centri storico-turistici[15]. Alpinismo È inoltre base di partenza per ascensioni ad alcune delle cime più importanti del Gran Sasso quali Pizzo Cefalone, Pizzo d'Intermesoli, Corno Grande, Monte Prena e Monte Camicia, alcune di queste con difficoltà alpinistiche. Da menzionare anche le ascese al Monte Portella attraverso il Rifugio Duca degli Abruzzi, al Monte Aquila, e al Monte Scindarella di tipo escursionistico. Ciclismo In primavera ed estate Campo Imperatore è meta frequente di cicloturisti e appassionati di ciclismo. È stato inoltre più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia: Uno dei percorsi più caratteristici è quello che partendo da Assergi (860 metri s.l.m.) o Fonte Cerreto (1125 metri s.l.m.) arriva alla sommità di Campo Imperatore (2128 metri s.l.m.) per un totale di 31~27 km e un dislivello complessivo di circa 1360-1120 metri suddiviso in due tronconi: a una prima parte, di 13,5~17,5 km e con una pendenza che varia tra il 4 e il 7%, che raggiunge la cosiddetta Fossa di Paganica (1760 metri s.l.m.), segue una discesa, un falsopiano e, quindi, la seconda salita di 5,7 km con pendenza al 9~10% circa. Il percorso è considerato uno dei più impegnativi dell'Italia centrale insieme al Terminillo e al Blockhaus. Altri percorsi ciclisticamente interessanti sono quelli che raggiungono l'altipiano attraverso Capo di Serre da Ofena o Villa Santa Lucia degli Abruzzi passando per Castel del Monte (circa 1110 m di dislivello), i percorsi che salgono da Barisciano passando per Santo Stefano di Sessanio o da San Pio delle Camere passando per Carapelle Calvisio-Castelvecchio Calvisio-Calascio-Castel del Monte (circa 750 m di dislivello) così come quelli che raggiungono l'altipiano attraverso Vado di Sole da Castelli o Farindola (circa 1100~1200 m di dislivello), per poi immettersi tutti nella parte meridionale della piana. Diffuso e praticato anche il cicloturismo lungo la piana stessa.
99 yerel halk öneriyor
Campo Imperatore
Località Campo Imperatore
99 yerel halk öneriyor
Sci e sport invernali Campo Imperatore è sede di un'omonima stazione sciistica, la prima nata sugli Appennini, tra le più elevate dell'intera catena e in media tra le più nevose del territorio italiano. Gli impianti di risalita, che si sviluppano all'estremità occidentale dell'altopiano, tra la valle detta delle Fontari e il Monte Scindarella, comprendono in tutto 3 impianti che coprono un totale di 15 km di piste da sci per lo sci alpino, cui si aggiungono oltre 60 km per lo sci nordico. Dispone inoltre di uno snow park per lo snowboard, con piste half pipe e boarder cross, e di un anello per lo sci di fondo. Ampia è inoltre la possibilità di sci alpinismo con diversi percorsi disponibili. In quota vi sono un ostello e il già citato Hotel Campo Imperatore. La stazione è collegata a valle dalla funivia del Gran Sasso e dispone di parcheggi e ulteriori strutture ricettive in località Fonte Cerreto.[13] È inoltre unita nel comprensorio Tre Nevi con le località sciistiche di Campo Felice e Ovindoli ed esistono progetti per ampliarne il bacino sciistico mediante la realizzazione di nuovi impianti nella Fossa Paganica e a Montecristo. Escursionismo Campo Imperatore è punto di partenza/arrivo di numerose traversate del massiccio del Gran Sasso quali quella che raggiunge il Lago di Provvidenza attraverso la Valle di Chiarino, quella che raggiunge Prati di Tivo-Pietracamela passando tra Corno Grande e Corno Piccolo attraverso il Rifugio Carlo Franchetti e il Vallone delle Cornacchie, oppure attraverso la Val Maone, quella che raggiunge Prato Selva attraverso la valle del Venacquaro, il Sentiero del Centenario e l'anello di Campo Pericoli, quella storico-religiosa da Assergi a Isola del Gran Sasso fino al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, attraversando i Valloni e Vado di Corno. L'altopiano è connesso ai principali borghi delle vicinanze, tra tutti Assergi, Calascio, Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, da numerosi itinerari escursionistici percorribili a piedi, in bici o a cavallo. Il più celebre è l'Ippovia del Gran Sasso, un percorso ad anello, dotato di aree attrezzate per la sosta, che gira intorno al massiccio collegando i tre versanti aquilano, teramano e pescarese del Gran Sasso per un totale di circa 300 km, che lo rendono il più lungo d'Italia[14]. Tale percorso tocca i bordi occidentali di accesso alla piana (Monte Cristo-Fossa di Paganica) e quelli meridionali (Piano del Voltigno), passando anche in corrispondenza dei sopraddetti rinomati centri storico-turistici[15]. Alpinismo È inoltre base di partenza per ascensioni ad alcune delle cime più importanti del Gran Sasso quali Pizzo Cefalone, Pizzo d'Intermesoli, Corno Grande, Monte Prena e Monte Camicia, alcune di queste con difficoltà alpinistiche. Da menzionare anche le ascese al Monte Portella attraverso il Rifugio Duca degli Abruzzi, al Monte Aquila, e al Monte Scindarella di tipo escursionistico. Ciclismo In primavera ed estate Campo Imperatore è meta frequente di cicloturisti e appassionati di ciclismo. È stato inoltre più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia: Uno dei percorsi più caratteristici è quello che partendo da Assergi (860 metri s.l.m.) o Fonte Cerreto (1125 metri s.l.m.) arriva alla sommità di Campo Imperatore (2128 metri s.l.m.) per un totale di 31~27 km e un dislivello complessivo di circa 1360-1120 metri suddiviso in due tronconi: a una prima parte, di 13,5~17,5 km e con una pendenza che varia tra il 4 e il 7%, che raggiunge la cosiddetta Fossa di Paganica (1760 metri s.l.m.), segue una discesa, un falsopiano e, quindi, la seconda salita di 5,7 km con pendenza al 9~10% circa. Il percorso è considerato uno dei più impegnativi dell'Italia centrale insieme al Terminillo e al Blockhaus. Altri percorsi ciclisticamente interessanti sono quelli che raggiungono l'altipiano attraverso Capo di Serre da Ofena o Villa Santa Lucia degli Abruzzi passando per Castel del Monte (circa 1110 m di dislivello), i percorsi che salgono da Barisciano passando per Santo Stefano di Sessanio o da San Pio delle Camere passando per Carapelle Calvisio-Castelvecchio Calvisio-Calascio-Castel del Monte (circa 750 m di dislivello) così come quelli che raggiungono l'altipiano attraverso Vado di Sole da Castelli o Farindola (circa 1100~1200 m di dislivello), per poi immettersi tutti nella parte meridionale della piana. Diffuso e praticato anche il cicloturismo lungo la piana stessa.
Giulianova è una delle mete balneari più frequentate d’Abruzzo. Del resto, da quasi dieci anni ottiene ininterrottamente la Bandiera Blu della Fee per la purezza delle sue acque. Le spiagge di questa meta della costa teramana sono molto frequentate d’estate. La zona dove negli ultimi anni sono sorti diversi hotel è quella del Lido. I frequentatori di questa località turistica ci vengono per le sue lunghe spiagge attrezzate e per i divertimenti che offre. È un’ottima meta estiva per chi ha famiglia. Ci sono hotel, residence e anche campeggi. La sabbia è bianca, il mare azzurro. La spiaggia è molto ampia e protetta da palme, sembra di stare in qualche località esotica. Ma Giulianova ha anche un bel centro storico ad attirare i turisti. Nel 1400 la città ha avuto un ruolo molto importante perché, per via della sua posizione strategica, era considerata il confine della cristianità e diventò una vera e propria fortezza dedicata alla Vergine. Oggi Giulianova Alta domina dall’alto della sua collinetta (meno di 70 metri) il mare. La si raggiunge percorrendo la Salita Monte Grappa. Tra i luoghi di maggiore interesse c’è il torrione rotondo detto “Il Bianco”, il più grande rimasto dei resti delle antiche mura che cingevano la città. Dal 2001, è la sede della sezione archeologica del Polo Museale Civico, dove sono conservate le testimonianze della vita della città Romana di Castrum Novum Piceni, fondata dai Romani attorno al 290 a.C. alla foce del fiume Batinus, l’odierno Tordino a Sud della città. Nel centro storico ci sono anche la Chiesa di Santa Maria a Mare, la cui cupola è ben visibile a ogni angolo della città, il santuario della Madonna dello Splendore, la Chiesa di Sant’Antonio e la Cappella dei Bartolomei. La stagione turistica a Giulianova prende il via con il Festival Internazionale delle Bande Musicali e Majorettes, la più importante rassegna di gruppi bandistici in Italia e tra le più affermate in Europa, quest’anno giunta alla 19^ edizione, e che si svolge tra fine maggio e inizio giugno. Ad agosto molto suggestivi sono i festeggiamenti in onore della Madonna del Portosalvo. Cuore della festa è la suggestiva processione sul mare con la statua della Vergine trasportata da un peschereccio seguito da altre imbarcazioni che partono dal porto per toccare le foci dei fiumi Salinello e Tordino.
23 yerel halk öneriyor
Giulianova
23 yerel halk öneriyor
Giulianova è una delle mete balneari più frequentate d’Abruzzo. Del resto, da quasi dieci anni ottiene ininterrottamente la Bandiera Blu della Fee per la purezza delle sue acque. Le spiagge di questa meta della costa teramana sono molto frequentate d’estate. La zona dove negli ultimi anni sono sorti diversi hotel è quella del Lido. I frequentatori di questa località turistica ci vengono per le sue lunghe spiagge attrezzate e per i divertimenti che offre. È un’ottima meta estiva per chi ha famiglia. Ci sono hotel, residence e anche campeggi. La sabbia è bianca, il mare azzurro. La spiaggia è molto ampia e protetta da palme, sembra di stare in qualche località esotica. Ma Giulianova ha anche un bel centro storico ad attirare i turisti. Nel 1400 la città ha avuto un ruolo molto importante perché, per via della sua posizione strategica, era considerata il confine della cristianità e diventò una vera e propria fortezza dedicata alla Vergine. Oggi Giulianova Alta domina dall’alto della sua collinetta (meno di 70 metri) il mare. La si raggiunge percorrendo la Salita Monte Grappa. Tra i luoghi di maggiore interesse c’è il torrione rotondo detto “Il Bianco”, il più grande rimasto dei resti delle antiche mura che cingevano la città. Dal 2001, è la sede della sezione archeologica del Polo Museale Civico, dove sono conservate le testimonianze della vita della città Romana di Castrum Novum Piceni, fondata dai Romani attorno al 290 a.C. alla foce del fiume Batinus, l’odierno Tordino a Sud della città. Nel centro storico ci sono anche la Chiesa di Santa Maria a Mare, la cui cupola è ben visibile a ogni angolo della città, il santuario della Madonna dello Splendore, la Chiesa di Sant’Antonio e la Cappella dei Bartolomei. La stagione turistica a Giulianova prende il via con il Festival Internazionale delle Bande Musicali e Majorettes, la più importante rassegna di gruppi bandistici in Italia e tra le più affermate in Europa, quest’anno giunta alla 19^ edizione, e che si svolge tra fine maggio e inizio giugno. Ad agosto molto suggestivi sono i festeggiamenti in onore della Madonna del Portosalvo. Cuore della festa è la suggestiva processione sul mare con la statua della Vergine trasportata da un peschereccio seguito da altre imbarcazioni che partono dal porto per toccare le foci dei fiumi Salinello e Tordino.
Martinsicuro è un piccolo borgo di mare situato nella Val Vibrata, chiamata anche la Valle dell’Eden. Fa parte di quelle che vengono definite le sette sorelle, le località della costa di Teramo (Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi Marina e Martinsicuro). Qui ci sono alcuni degli stabilimenti balneari meglio attrezzati della costa teramana con spiagge dalla sabbia dorata e bagnate dall’acqua cristallina del Mar Adriatico. Il cuore cittadino si trova nel centro storico, dominato dal cinquecentesco Torrione di Carlo V al cui interno è stato allestito l’Antiquarium di Castrum Truentinum, un interessante museo archeologico che conserva reperti archeologici risalenti alla preistoria. Ed è proprio intorno a questo storico edificio che si sviluppa tutto il borgo di Martinsicuro. Per chi ama la vita all’aria aperta, questo piccolo borgo marittimo d’Abruzzo è attraversato dal Corridoio Verde Adriatico, un percorso ciclabile ancora in corso di realizzazione che collegherà la foce del Po alla Puglia.
7 yerel halk öneriyor
Martinsicuro
7 yerel halk öneriyor
Martinsicuro è un piccolo borgo di mare situato nella Val Vibrata, chiamata anche la Valle dell’Eden. Fa parte di quelle che vengono definite le sette sorelle, le località della costa di Teramo (Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi Marina e Martinsicuro). Qui ci sono alcuni degli stabilimenti balneari meglio attrezzati della costa teramana con spiagge dalla sabbia dorata e bagnate dall’acqua cristallina del Mar Adriatico. Il cuore cittadino si trova nel centro storico, dominato dal cinquecentesco Torrione di Carlo V al cui interno è stato allestito l’Antiquarium di Castrum Truentinum, un interessante museo archeologico che conserva reperti archeologici risalenti alla preistoria. Ed è proprio intorno a questo storico edificio che si sviluppa tutto il borgo di Martinsicuro. Per chi ama la vita all’aria aperta, questo piccolo borgo marittimo d’Abruzzo è attraversato dal Corridoio Verde Adriatico, un percorso ciclabile ancora in corso di realizzazione che collegherà la foce del Po alla Puglia.
Il borgo di Colonnella è uno dei posti più belli da visitare in Abruzzo con le sue intricate e tortuose stradine e scalinate che ricamano il centro storico. La borgata si trova in provincia di Teramo e offre ai turisti punti panoramici incantevoli, tante piccole piazzette e edifici storici di grande valore, come la chiesa dei Santi Cipriano e Giustina che conserva opere d’arte preziose, come la Statua Lignea della Madonna del Suffragio. Passeggiando per il centro storico, è possibile ammirare la torre dell’orologio, la Fonte Vecchia – situata in contrada Giardino – la Fonte Ottone e gli antichi palazzi nobiliari Volpi, Marzi, e Pardi. Ogni anno, nella seconda domenica di luglio, ha luogo la Festa dei Manoppi, una celebrazione religiosa in onore della Madonna Santissima del Suffragio che prevede la processione della statua ma anche una parte più gogliardica e divertente con la sfilata dei carri addobbati con covoni di grano trainati da buoi agghindati da nastri colorati e chiassosi campanacci.
16 yerel halk öneriyor
Colonnella
16 yerel halk öneriyor
Il borgo di Colonnella è uno dei posti più belli da visitare in Abruzzo con le sue intricate e tortuose stradine e scalinate che ricamano il centro storico. La borgata si trova in provincia di Teramo e offre ai turisti punti panoramici incantevoli, tante piccole piazzette e edifici storici di grande valore, come la chiesa dei Santi Cipriano e Giustina che conserva opere d’arte preziose, come la Statua Lignea della Madonna del Suffragio. Passeggiando per il centro storico, è possibile ammirare la torre dell’orologio, la Fonte Vecchia – situata in contrada Giardino – la Fonte Ottone e gli antichi palazzi nobiliari Volpi, Marzi, e Pardi. Ogni anno, nella seconda domenica di luglio, ha luogo la Festa dei Manoppi, una celebrazione religiosa in onore della Madonna Santissima del Suffragio che prevede la processione della statua ma anche una parte più gogliardica e divertente con la sfilata dei carri addobbati con covoni di grano trainati da buoi agghindati da nastri colorati e chiassosi campanacci.
Ortona Ortona se ne sta sulla sommità di un rilievo roccioso e domina dall’alto tutto il territorio circostante. Si affaccia sulla Costa dei Trabocchi, dove bellissime spiagge e un mare limpido accolgono ogni estate centinaia di turisti. Questo piccolo borgo di 24 mila abitanti è una delle località balneari più apprezzate d’Abruzzo e vanta splendide spiagge come Lido Riccio e Lido dei Saraceni. Il simbolo del centro storico è Castello Aragonese, oggi sede di una famosa azienda vinicola produttrice di vini locali. Da vedere la chiesa di Santa Caterina e la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.
27 yerel halk öneriyor
Ortona
27 yerel halk öneriyor
Ortona Ortona se ne sta sulla sommità di un rilievo roccioso e domina dall’alto tutto il territorio circostante. Si affaccia sulla Costa dei Trabocchi, dove bellissime spiagge e un mare limpido accolgono ogni estate centinaia di turisti. Questo piccolo borgo di 24 mila abitanti è una delle località balneari più apprezzate d’Abruzzo e vanta splendide spiagge come Lido Riccio e Lido dei Saraceni. Il simbolo del centro storico è Castello Aragonese, oggi sede di una famosa azienda vinicola produttrice di vini locali. Da vedere la chiesa di Santa Caterina e la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.
San Vito Chietino si erge su uno sperone roccioso affacciato sulla Costa dei Trabocchi. Il trabocco più antico è quello di Punta Turchino, descritto anche da Gabriele d’Annunzio in uno dei suoi più celebri romanzi, Il trionfo della morte. PUBBLICITÀ inRead invented by Teads Il borgo racchiude numerosi punti di interesse, come l’eremo dannunziano o l’eremo delle Portelle, dove soggiornò s’Annunzio nell’estate del 1889. Da vedere anche la cinta muraria, il sito archeologico di Murata Bassa, numerose chiese e alcuni splendidi palazzi monumentali come Palazzo Tosti, Palazzo Renzetti, Palazzo d’Onofrio, Palazzo Altobelli e alcune case Liberty.
36 yerel halk öneriyor
Trabocchi Coast
36 yerel halk öneriyor
San Vito Chietino si erge su uno sperone roccioso affacciato sulla Costa dei Trabocchi. Il trabocco più antico è quello di Punta Turchino, descritto anche da Gabriele d’Annunzio in uno dei suoi più celebri romanzi, Il trionfo della morte. PUBBLICITÀ inRead invented by Teads Il borgo racchiude numerosi punti di interesse, come l’eremo dannunziano o l’eremo delle Portelle, dove soggiornò s’Annunzio nell’estate del 1889. Da vedere anche la cinta muraria, il sito archeologico di Murata Bassa, numerose chiese e alcuni splendidi palazzi monumentali come Palazzo Tosti, Palazzo Renzetti, Palazzo d’Onofrio, Palazzo Altobelli e alcune case Liberty.

Cucina tipica Teramana e specialità annesse a due passi

Piatti super abbondanti con ottimi prezzi
Trattoria Da Mauro Teramo
69 Via Cesare Battisti
Piatti super abbondanti con ottimi prezzi
Ottime mazzarelle teramane e torta crema e ricotta, come mangiare in famiglia.
La Vittoria
12 Via Pretuzio
Ottime mazzarelle teramane e torta crema e ricotta, come mangiare in famiglia.
Arrosticini Fantastici, formaggio fritto formidabile e poi......pizza ed altro.
Condito
5 Via Ciotti
Arrosticini Fantastici, formaggio fritto formidabile e poi......pizza ed altro.